“Stop all’eccesso! Mettiamoci a dieta dai… rifiuti!”
Anche la “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2020” si adegua alle difficoltà scaturite dalla pandemia che stiamo vivendo. Ed è per questo motivo che l’edizione di quest’anno sarà volta a focalizzare l’attenzione sui rifiuti invisibili, ovvero tutti quei materiali scartati nel corso della realizzazione di un prodotto: per esempio, la produzione di uno smartphone del peso di 200 grammi genera anche 86 kg di rifiuti.
È evidente quindi che questi scarti/rifiuti debbano essere ridotti, intervenendo prima di tutto, su un nuovo modo di concepire i prodotti e la loro realizzazione, puntando sull’allungamento della vita utile di un oggetto, e anche sulla riparabilità.
Il focus 2020 della SERR ci aiuta a comprendere meglio la prima delle tre “R”, facente parte della “regola delle 3 R” (Ridurre, Riutilizzare, Riciclare).
La prima “mossa” da introdurre quindi è la Riduzione del rifiuto prodotto, ovvero cercare di creare/produrre meno rifiuto possibile, puntando sull’autoproduzione dei beni di prima necessità, e applicando le buone pratiche ecologiche, volte a infondere ai cittadini una nuova consapevolezza e modalità di consumo più sostenibili.
In concreto, come si può ridurre la quantità dei rifiuti prodotti quotidianamente? Un primo passo potrebbe essere quello di acquistare beni che abbiano meno imballaggi possibili.
Per questo Dusty ha realizzato una campagna di sensibilizzazione e comunicazione sul tema della riduzione dei rifiuti e della valorizzazione dei beni già in possesso, allestendo una mostra in cui le immagini e i testi scritti possano stimolare l’interesse dell’utente, e lo stimolino verso una nuova visione della gestione del rifiuto domestico prodotto, e quindi alla sua riduzione.