L’appello ai giovani: «RIBELLATEVI AI DISASTRI AMBIENTALI E SOCIALI»
In platea il futuro della comunità e sul palco la responsabilità sociale operosa: si presentava così questa mattina (29 aprile) la grande sala delle Ciminiere di Catania in occasione della “Conferenza sull’Etica”. Una sala illuminata da visibili emozioni, quelle degli studenti dell’Istituto superiore «De Felice Giuffrida Olivetti», e quelle dei relatori chiamati a riflettere insieme ai giovani sull’indispensabile valore del Bene Comune, troppo spesso cancellato dagli egoismi personali. Soltanto le poltrone riservate alle autorità istituzionali sono rimaste vuote.
La conferenza è entrata subito nel vivo, scandita dagli applausi sinceri del giovane pubblico che si innalzavano ogni qualvolta una frase dei relatori accendeva le loro speranze, i loro sogni di giustizia e desideri di umanità. Le nuove generazioni sono chiamate ad «essere “i germogli” di un’autentica rivoluzione culturale che salvi il pianeta dai disastri ambientali e sociali del nostro tempo», come ha affermato nel suo commosso e appassionato discorso Rossella Pezzino de Geronimo. Anima ideatrice della “Settimana Etica”, l’amministratore di Dusty ha sottolineato come il fine ultimo dell’istruzione scolastica e dell’educazione sociale sia quello di trasmettere ai giovani il senso della vita come progetto virtuoso, rifiutando i falsi e soffocanti miti del denaro e del consumismo.
Rispetto dell’ambiente, sete di conoscenza, amore per sé e per gli altri, consapevolezza, solidarietà: sono parole che hanno echeggiato in tutti gli interventi della giornata, introdotti dai saluti della dirigente dell’Istituto «De Felice Giuffrida Olivetti» Anna De Francesco e moderati dal giornalista Daniele Lo Porto. Una lucida analisi sull’etica dell’informazione è stata condotta dal direttore editoriale di SudPress Pierluigi Di Rosa, che ha invitato i ragazzi a «ribaltare il paradigma», cioè a non guardare il mondo attraverso la miopia delle attuali classi dirigenti, ma a costruirlo attraverso lo studio cosciente delle fonti.
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Parole potenti anche quelle pronunciate con dolcezza da Suor Roberta della Locanda del Samaritano, che ha coinvolto i ragazzi in un affascinante viaggio introspettivo alla scoperta dell’unicità di ciascuno, fatta di energie e debolezze, nel corpo e nell’anima. Una conoscenza di sé che non può prescindere dal rapporto con le emozioni e con gli altri, come poi è emerso nel coinvolgente gioco educativo guidato dalle fondatrici di “GioStra” Giorgia Bonadies e Simona Rapisarda. Cos’è etico e cosa non lo è nel mondo dei social network? Una domanda che ha inizialmente diviso le opinioni degli studenti ma che alla fine ha trovato una risposta condivisa da tutti grazie alla “bussola dell’empatia”.
L’intelligenza emotiva è un dono che appartiene a tutti e che va allenata ogni giorno, soprattutto di fronte a pericolosi fenomeni sociali come quelli del sexting e del revenge porn, su cui ha puntato l’attenzione la presidente di Mete Onlus Giorgia Butera. «Lo fanno tutti», è purtroppo la giustificazione di molti adolescenti che rischia di inquadrare questi gravi comportamenti in una cornice di normalità; «denunciare» è invece l’imperativo che può e deve salvare il valore della sana sessualità.
Il futuro può essere tale soltanto se sostenibile, insegna la green economy, disciplina cardine per il percorso di studi degli alunni dell’Istituto «De Felice Giuffrida Olivetti», approfondita non a caso dai docenti della scuola Lucia Distefano e Massimo R. Costanzo. Anche la docente del Dipartimento universitario di Economia e Impresa – Unict Agata Matarazzo – a cui sono state affidate le conclusioni – ha invitato gli studenti a «essere proattivi nel mondo del lavoro» sviluppando le competenze che oggi garantiscono l’economia circolare e il raggiungimento degli obiettivi mondiali dell’Agenda 2030.
«La sopravvivenza dell’umanità poggia sul “Noi”, sulla cura degli uni verso gli altri, dove l’Io cresce in umiltà, generosità, fiducia e carità, combattendo le disuguaglianze» ha concluso Rossella Pezzino de Geronimo, invitando gli studenti a immaginare la vita come una bicicletta: «per mantenerla in equilibrio occorre pedalare».